10/2023
Un esperimento di Data Art per Electrolux
Data River è un progetto di data art nato in collaborazione con Electrolux Italia presso lo stabilimento di Susegana che ridefinisce i confini di un possibile dialogo tra espressione artistica e avanzamento tecnologico.
L’ incontro tra il collettivo artistico D20 ArtLab e l’azienda avviene grazie al progetto Smath – “Smart Atmospheres of social and financial innovation for innovative clustering of creative industries in Med area” – volto a connettere l’universo degli artisti con realtà aziendali che desiderano aprirsi a nuove soluzioni e linguaggi.
Il progetto si sviluppa in un contesto ad alta intensità tecnologica come quello di Genesi, il nuovo reparto produttivo dell’azienda.
L’obiettivo dell’intervento artistico è di mettere l’accento sulla centralità dell’esperienza umana, rimodellando il concetto di utilizzo e visualizzazione dei dati: i valori e i numeri che provengono dalle linee produttive, non confluiscono in un “grafico” leggibile, ma danno forma ad un’immagine artistica astratta che si rigenera in tempo reale.
Un linguaggio artistico che opera una sintesi tra tecnologia ed emozione, tra uomo e macchina, tra funzionalità e contemplazione.
Il progetto Genesi di Electrolux, nato con l’obiettivo di costruire uno stabilimento altamente automatizzato basato sui principi della Smart Factory (Industry 4.0), ha creato il contesto ideale su cui confrontarsi, coinvolgendo l’azienda nel processo artistico.
Grazie alla collaborazione con Federica Fragapane e Paolo Corti e all’entusiasmo del settore IT di Electrolux nasce Data River, che visualizza e sonifica artisticamente i dati provenienti dalle linee produttive del nuovo stabilimento 4.0.
I numeri e i valori della produzione sono sublimati in immagini artistiche dando letteralmente vita ad un fiume che prende le sembianze del Piave, l’elemento paesaggistico che meglio caratterizza il territorio in cui sorge l’azienda.
I dati, nella fattispecie rilevazioni di qualità, vengono raccolti dalle linee di produzione e trasmessi all’installazione ogni 15 minuti, alimentando una visualizzazione su un ledwall e creando una sonorizzazione dell’area circostante. Questi dati influenzano le dimensioni e i colori delle sponde del fiume, con le stazioni di rilevazione che assumono differenti tonalità in base alle specifiche misurazioni di qualità. Durante il corso della giornata, vengono calcolati i totali dei pezzi prodotti, evidenziati da accumuli di punti bianchi all’interno della grafica.
Il risultato è un’opera pittorica in permanente trasformazione, collocata in un’area protetta acusticamente, che respira e risuona in un continuo flusso, in grado di generare un senso di pace paragonabile a quello che può scaturire dall’osservazione di fenomeni naturali, come lo scorrere dell’acqua, il tremolio delle foglie di un bosco. Anche la palette colori è ispirata alla natura, riportando il ritmo lento delle stagioni.
Il soundscape che accompagna la grafica è di natura generativa e in continua evoluzione, senza essere mai uguale a se stesso, prende forma in tempo reale reagendo ai dati e al susseguirsi del tempo, attingendo ispirazione da composizioni celebri come “Music for Airports” di Brian Eno. Quest’approccio mira a trasmettere una sensazione di serenità e flusso attraverso piccole, ma costanti variazioni sonore.
Data River costituisce un unicum nel territorio nazionale, sintesi della convergenza tra l’arte e la tecnologia, un’esperienza letteralmente straordinaria all’interno di un contesto industriale.