Deus ex Fabrica

Site-specific multimedia installation (2017-2018)
D20 ART LAB per Fabbrica Alta, Schio (Vicenza)

L’obiettivo

Nell’ambito di un progetto di rigenerazione urbana, dare vita ad un nuovo immaginario per Fabbrica Alta dell’ex lanificio Rossi: uno dei principali simboli della prima industrializzazione italiana e capolavoro di archeologia industriale, dismesso negli anni ’80.

L’idea

Da complesso industriale in stato d’abbandono, che campeggia silente nel centro di Schio, a organismo “vivo” che interagisce nuovamente con la città, il suo ambiente e i suoi abitanti.

Con l’intento di lavorare sulla visibilità dell’edificio, ma anche sulla rielaborazione di una memoria condivisa per generare una nuova connessione con la comunità locale, la facciata della fabbrica è stata trasformata in un gigantesco ledwall di 50 finestre sul quale far apparire colori, frasi ed elementi grafici.

Utilizzando materiali reperiti nelle stanze abbandonate dell’edificio, è stata costruita una “macchina del suono” con martelli che percuotono pezzi di telaio e braccia meccaniche che sfregano lamiere. Parallelamente è stato creato un duplice archivio: uno di suoni di repertorio provenienti dalle antiche macchine tessili, un altro di nuove sonorità create nel corso di attività laboratoriali svolte all’interno della struttura stessa.

Fabbrica Alta si è trasformata così in un immenso strumento visivo e sonoro, messo disposizione anche ad artisti e musicisti di tutto il mondo. Invitati da una call a creare composizioni uniche e site-specific utilizzando le immagini del ledwall e le sonorità digitali, hanno potuto gestire l’intero “organismo” tramite un software dedicato, collaborando da remoto alla trasformazione creativa del luogo particolarmente significativo dal punto di vista architettonico, sociale ed ambientale.